I tributi locali sono imposte o tasse che i contribuenti versano alle Regioni, Province e Comuni.
Non tutte le imposte, infatti, sono dirette alle casse dello stato.
Ciò perché gli enti locali hanno un’autonomia fiscale e pertanto hanno bisogno di riscuotere tributi per autofinanziarsi.
Ogni ente locale disciplina i tributi in maniera autonoma.
Vediamo quali sono e le loro caratteristiche.
IMPOSTE SUGLI IMMOBILI
I tributi dovuti in seguito al possesso di immobili sono l’IMU, imposta municipale unica e la TARI, la tassa sui rifiuti. Facevano parte di questa categoria anche IUC, imposta unica comunale, e la TASI, il tributo per i servizi indivisibili, aboliti nel 2019 con la legge n. 160.
L’imu è l’imposta dovuta al Comune dai proprietari di beni immobili. Gli immobili che rientrano nell’obbligo del tributo sono fabbricati (esclusa la prima casa salvo che si tratti di immobili di lusso) e terreni agricoli.
La Tari è la tassa sui rifiuti e ha lo scopo di finanziare tutti i costi inerenti alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il tributo colpisce chiunque è proprietario o possessore di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani.
ADDIZIONALI COMUNALI E REGIONALI
L’irpef dovuta annualmente da ciascun contribuente ogni anno in sede di dichiarazione dei redditi finisce in parte nelle casse del Comune e delle Regioni di appartenenza attraverso il versamento delle cosiddette addizionali comunali e regionali. Le aliquote non sono fisse ma variano da Comune a Comune e da Regione a Regione sulla base di particolari parametri. Le aliquote si applicano sull’imponibile contributivo risultante dalla dichiarazione dei redditi.
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’
L’ICP è l’imposta che si paga sulla diffusione di messaggi pubblicitari in luoghi pubblici volti al miglioramento dell’immagine oggetto della pubblicità e alla promozione di una specifica attività economica al fine di incentivarne la domanda.
TASSA SULLE AFFISSIONI
Sono soggette a tassazione le affissioni di manifesti e cartelloni con finalità istituzionali e sociali. L’importo dovuto comprende l’imposta sulla pubblicità e il costo per l’affissione ed è proporzionale alla superficie occupata dal messaggio pubblicitario.
TOSAP
La tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) è la tassa dovuta per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (si pensi al bar che dispone i tavolini sul suolo pubblico). La tassa, in particolare, risente di due presupposti:
-l’occupazione di un luogo di proprietà del Comune o di un altro ente;
-il vantaggio economico derivante dall’occupazione;
La tariffa è permanente o temporanea a seconda che l’occupazione interessi un intero anno o meno. La regolamentazione relativa agli importi, modalità e termini per assolvere l’obbligo di pagamento è rimessa al Comune interessato.
TASSA DI SOGGIORNO
La tassa di soggiorno è dovuta quando si soggiorna in un hotel, bed and breakfast, ostelli e campeggi. È un importo che ammonta ad un massimo di 5 euro che, in genere, si aggiunge al costo della stanza da corrispondere alla struttura ospitante. L’importo della tariffa varia da Comune a Comune: a volte è un importo fisso, altre volte, invece, la tariffa varia in base alle caratteristiche dell’alloggio.
TASSA SUI VEICOLI
Le tasse sui veicoli sono il bollo auto e imposta provinciale di trascrizione. Il bollo auto è una tassa che si paga sul possesso dell’automobile il cui importo si basa sui KW, mentre imposta provinciale di trascrizione si applica sull’iscrizione, trascrizione e annotazione dei veicoli nel registro automobilistico.