Che cos’è il codice univoco? A cosa serve?

La fatturazione elettronica ha rimpiazzato il vecchio metodo di compilazione delle fatture cartacee. Il nuovo sistema permette la compilazione e la trasmissione delle fatture in maniera del tutto telematica attraverso l’inserimento del codice univoco (che individua il destinatario della fattura) nell’apposito software.

Codice univoco

Indice

1. Cos’è il codice univoco d’ufficio (CUU)?
2. Che differenza c’è tra il CUU e il codice destinatario?

1. Cos’è il codice univoco d’ufficio (CUU)?

In seguito alla diffusione della fattura elettronica è doveroso fare un approfondimento sul c.d codice univoco d’ufficio, strumento indispensabile nel processo di trasmissione del documento digitale. Trattasi di un codice alfa-numerico di sei cifre che permette di individuare in modo univoco l’ente pubblico destinatario.
Con “CUU” si indica il codice identificativo di un ufficio pubblico, destinatario della fattura elettronica.
Tale codice permette al Sistema di Interscambio (SDI) di individuare il corretto ente pubblico destinatario della fattura.
A un ente possono essere associati più codici univoci che individuano i diversi uffici che fanno parte della stessa amministrazione pubblica.
Per redigere una fattura PA è obbligatorio essere in possesso del codice univoco corretto: questo permette al sistema di smistare automaticamente le fatture all’ufficio giusto. Una sola lettera sbagliata potrebbe causare il rifiuto da parte del SdI.
Per trovare il corretto CUU si può consultare il portale IPA (Indice Pubblica Amministrazione), il quale contiene tutte le informazioni relative agli enti pubblici, come il domicilio digitale, l’indirizzo PEC e il codice univoco.
È doveroso chiarire che non c’è alcuna differenza tra il “CUU” e il codice “IPA”; quest’ultimo è un altro modo per definire il codice univoco d’ufficio, non si tratta pertanto di uno strumento differente.

2. Che differenza c’è tra il CUU e il codice destinatario?

Nonostante la loro funzione sia identica, il contribuente deve prestare attenzione a non confonderli; il codice destinatario è utilizzato nella fattura elettronica B2B o B2C, cioè tra soggetti privati. Il codice destinatario è composto da sette caratteri (denominato anche codice SdI).
Il codice univoco viene usato per le sole fatture elettroniche verso la PA ed è composto da sei caratteri: deve essere indicato in ogni fattura elettronica verso la pubblica amministrazione.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile l’elenco dei codici IPA di ogni ufficio dell’AdE preposto alla ricezione delle fatture PA (https://www.indicepa.gov.it/ipa-portale/).
Il codice IPA (CUU) viene rilasciato automaticamente a chiusura della procedura di accreditamento sul sito.

codice univoco

Indice

1. Cos’è il codice univoco d’ufficio (CUU)?
2. Che differenza c’è tra il CUU e il codice destinatario?

1. Cos’è il codice univoco d’ufficio (CUU)?

In seguito alla diffusione della fattura elettronica è doveroso fare un approfondimento sul c.d codice univoco d’ufficio, strumento indispensabile nel processo di trasmissione del documento digitale. Trattasi di un codice alfa-numerico di sei cifre che permette di individuare in modo univoco l’ente pubblico destinatario.
Con “CUU” si indica il codice identificativo di un ufficio pubblico, destinatario della fattura elettronica.
Tale codice permette al Sistema di Interscambio (SDI) di individuare il corretto ente pubblico destinatario della fattura.
A un ente possono essere associati più codici univoci che individuano i diversi uffici che fanno parte della stessa amministrazione pubblica.
Per redigere una fattura PA è obbligatorio essere in possesso del codice univoco corretto: questo permette al sistema di smistare automaticamente le fatture all’ufficio giusto. Una sola lettera sbagliata potrebbe causare il rifiuto da parte del SdI.
Per trovare il corretto CUU si può consultare il portale IPA (Indice Pubblica Amministrazione), il quale contiene tutte le informazioni relative agli enti pubblici, come il domicilio digitale, l’indirizzo PEC e il codice univoco.
È doveroso chiarire che non c’è alcuna differenza tra il “CUU” e il codice “IPA”; quest’ultimo è un altro modo per definire il codice univoco d’ufficio, non si tratta pertanto di uno strumento differente.

2. Che differenza c’è tra il CUU e il codice destinatario?

Nonostante la loro funzione sia identica, il contribuente deve prestare attenzione a non confonderli; il codice destinatario è utilizzato nella fattura elettronica B2B o B2C, cioè tra soggetti privati. Il codice destinatario è composto da sette caratteri (denominato anche codice SdI).
Il codice univoco viene usato per le sole fatture elettroniche verso la PA ed è composto da sei caratteri: deve essere indicato in ogni fattura elettronica verso la pubblica amministrazione.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile l’elenco dei codici IPA di ogni ufficio dell’AdE preposto alla ricezione delle fatture PA (https://www.indicepa.gov.it/ipa-portale/).
Il codice IPA (CUU) viene rilasciato automaticamente a chiusura della procedura di accreditamento sul sito.