Art. 335 bis – Codice Penale

(R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398 - aggiornato alla D. Lgs. 10 ottobre 2022, n.150)

Disposizioni patrimoniali

Articolo 335 bis - codice penale

(1) Salvo quanto previsto dall’articolo 322 ter, nel caso di condanna per delitti previsti dal presente capo è comunque ordinata la confisca anche nelle ipotesi previste dall’articolo 240, primo comma.

Articolo 335 bis - Codice Penale

(1) Salvo quanto previsto dall’articolo 322 ter, nel caso di condanna per delitti previsti dal presente capo è comunque ordinata la confisca anche nelle ipotesi previste dall’articolo 240, primo comma.

Note

(1) Questo articolo è stato inserito dall’art. 6 della L. 27 marzo 2001, n. 97.

Massime


In tema di abuso d’ufficio, è consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta ex art. 335-bis cod. pen. del profitto del reato, laddove disposto nei confronti del percettore dell’ingiusto vantaggio patrimoniale. (Fattispecie in cui è stato disposto il sequestro di una somma di denaro pari al profitto ottenuto da un soggetto illegittimamente nominato quale commissario straordinario di un ente ospedaliero). Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49485 del 5 dicembre 2019 (Cass. pen. n. 49485/2019)

In tema di abuso d’ufficio, la confisca prevista dall’art. 335-bis cod. pen., in quanto obbligatoria, opera anche nei confronti degli aventi diritto estranei al reato, che non possono trarre vantaggio dall’ingiusto profitto conseguente ad una condotta illecita, sempre che sussista un nesso strutturale tra il bene da confiscare ed il reato. Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41890 del 26 settembre 2018 (Cass. pen. n. 41890/2018)

La confisca prevista dall’art. 335 bis c.p., in quanto obbligatoria, opera anche nei confronti degli aventi diritto estranei al reato. (Fattispecie in tema di abuso d’ufficio nella quale la Corte ha precisato che il terzo, nella specie comproprietario di un immobile, non poteva fruire dell’ingiusto vantaggio acquisito con la condotta illecita dell’altro comproprietario, autore del reato). Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3901 del 28 gennaio 2010 (Cass. pen. n. 3901/2010)

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