1. Il pubblico ministero chiede l’autorizzazione prima di procedere a giudizio direttissimo (449, 566) o di richiedere il giudizio immediato (453 ss.), il rinvio a giudizio (416), il decreto penale di condanna (459) o di emettere il decreto di citazione a giudizio (555). La richiesta deve, comunque, essere presentata entro trenta giorni dalla iscrizione nel registro delle notizie di reato (335) del nome della persona per la quale è necessaria l’autorizzazione (att. 111).
2. Se la persona per la quale è necessaria l’autorizzazione è stata arrestata in flagranza (380 ss.), il pubblico ministero richiede l’autorizzazione a procedere immediatamente e comunque prima della udienza di convalida (391).
3. Il giudice sospende il processo e il pubblico ministero richiede senza ritardo l’autorizzazione a procedere qualora ne sia sorta la necessità dopo che si è proceduto a giudizio direttissimo ovvero dopo che sono state formulate le richieste previste dalla prima parte del comma 1. Se vi è pericolo nel ritardo, il giudice provvede all’assunzione delle prove richieste dalle parti.
4. Quando si procede nei confronti di più persone per alcune delle quali soltanto è necessaria l’autorizzazione e questa tarda ad essere concessa, si può procedere separatamente contro gli imputati per i quali l’autorizzazione non è necessaria (18).