È illegittimo il sequestro preventivo dell’autorizzazione amministrativa alla vendita legittimamente conseguita, ma utilizzata per svolgere un’attività commerciale illecita (vendita di merce con marchi contraffatti su banchi di mercato pubblico), poichè, ritenendo altrimenti, si realizzerebbe, attraverso il sequestro, una misura cautelare interdittiva “impropria”, senza far ricorso, come invece necessario, al provvedimento previsto dall’art. 290 cod. proc. pen. Cass. pen. sez. V 20 marzo 2018, n. 12827
Ai fini dell’applicabilità della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di una professione, prevista dall’art. 290 cod. proc. pen.il termine professione deve intendersi nel senso ampio, includendo, anche le prestazioni di contenuto professionale o intellettuale non soggette a obbligo di iscrizione o disciplinate da leggi speciali ma oggetto di un rapporto di lavoro autonomo. (Fattispecie in cui la Suprema Corte ha ritenuto esente da censure l’ordinanza che aveva disposto la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione per un’operatrice socio sanitaria legata da un rapporto di lavoro autonomo con una struttura assistenziale per anziani). Cass. pen. sez. VI 8 marzo 2018, n. 10607
La inabilitazione all’esercizio della professione notarile ex art. 140 della legge 16 febbraio 1913, n. 89 ha natura di misura cautelare interdittiva conseguente alla promozione di un procedimento penale, ed è riconducibile alla misura del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali prevista in via generale dall’art. 290 c.p.p. Data tale natura cautelare della misura, questa prescinde da finalità relative alla salvaguardia del prestigio e del decoro della professione notarile, che sono invece proprie delle sanzioni disciplinari, le quali sono del tutto autonome rispetto al procedimento penale. Cass. pen. sez. VI 16 novembre 1999, n. 3106