È legittimo il provvedimento del giudice cautelare che, sostituendo la misura degli arresti domiciliari ai sensi dell’art. 299, comma secondo, cod. proc. pen.applichi cumulativamente l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora nel comune di residenza, purché le misure, congiuntamente applicate, non determinino una condizione di maggiore afflittività per l’imputato ed abbiano un contenuto, coercitivo o interdittivo, conforme a quello previsto dalla legge. Cass. pen. sez. V 13 febbraio 2017, n. 6790
La misura coercitiva dell’obbligo di presentazione (nella specie trisettimanale) alla polizia giudiziaria è compatibile con l’osservanza delle prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale di P.S. Cass. pen. sez. I 12 novembre 2008, n. 42112
In tema di espiazione della sanzione sostitutiva della libertà controllata, mentre è scomputabile dalla sua durata il periodo trascorso in custodia cautelare, non lo è quello in cui l’indagato od imputato è stato sottoposto alle misure coercitive di cui agli artt. 281, 282 e 283 c.p.p.in quanto queste misure non sono equiparate legislativamente alla custodia in carcere. Cass. pen. sez. I 15 settembre 1995, n. 3372