In tema di imposta sulle successioni il chiamato all’eredità che abbia dichiarato di accettarla con il beneficio di inventario deve completare l’inventario stesso nei tre mesi successivi (sei nel caso di proroga) alla pronuncia del decreto con il quale il giudice ex art. 769 c.p.c. nomina il soggetto (cancelliere o notaio) deputato alla redazione dell’inventario e non alla data della dichiarazione perché altrimenti il decorso del periodo necessario per l’adozione del provvedimento renderebbe obiettivamente incerta l’idoneità del lasso di tempo residuo ad assicurare l’espletamento delle operazioni. Ne consegue che in caso di accettazione dell’eredità ex art. 484 c.c. il termine per la presentazione della dichiarazione di successione decorre dalla scadenza di quello fissato nel decreto del giudice per la formazione dell’inventario Cass. civ. sez. V 4 aprile 2012 n. 5407
In tema di accettazione di eredità con beneficio di inventario il decreto con il quale il tribunale rigetta l’istanza di proroga del termine per la redazione dell’inventario non è impugnabile con ricorso per cassazione a norma dell’art. 111 Cost. in quanto pur riguardando posizioni di diritto soggettivo esso chiude un procedimento di tipo non contenzioso privo di un vero e proprio contraddittorio e non statuisce in via decisoria e definitiva su dette posizioni stante la sua revocabilità e modificabilità alla stregua dell’art. 742 c.p.c Cass. civ. sez. II 8 febbraio 2010 n. 2721
Il decreto che autorizza la formazione dell’inventario ai sensi dell’art. 769 c.p.c. e quello che concede la proroga del termine per la redazione del medesimo sono provvedimenti emessi all’esito di un procedimento di cui è parte il solo istante e nel quale il giudice si limita ad accertare la riconducibilità del medesimo alle categorie di persone aventi diritto alla rimozione dei sigilli ai sensi dell’art. 763 c.p.c.; ne consegue che tali provvedimenti non contenendo alcuna decisione in merito alla capacità a succedere del soggetto richiedente sono riconducibili alla giurisdizione volontaria e quindi privi del carattere di decisorietà e inidonei a passare in giudicato con la conseguenza che non sono impugnabili col ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell’art. 111 della Costituzione Cass. civ. sez. II 20 gennaio 2010 n. 922
La legittimazione a richiedere l’inventario dei beni del defunto ex art. 769 c.p.c. conseguente all’accettazione beneficiata dell’eredità spetta alle persone che hanno diritto alla rimozione dei sigilli ai sensi dell’art. 763 c.p.c. anche quando l’apposizione dei sigilli ai sensi dell’art. 763 c.p.c. misura di natura tipicamente cautelare e che può quindi anche mancare non sia stata in concreto disposta Cass. civ. sez. II 18 luglio 2002 n. 10446