L’istanza per fissazione di un termine entro il quale una persona deve emettere una dichiarazione o compiere un determinato atto, se non è proposta nel corso di un giudizio, si propone con ricorso (125) al tribunale del luogo in cui si è aperta la successione (456, 496 c.c.).
Il giudice fissa con decreto (135) l’udienza di comparizione del ricorrente e della persona alla quale il termine deve essere imposto e stabilisce il termine (152) entro il quale il ricorso e il decreto debbono essere notificati (137 ss.), a cura del ricorrente, alla persona stessa.
Il giudice provvede con ordinanza, contro la quale è ammesso reclamo al tribunale in composizione collegiale a norma dell’articolo 739. Il collegio, del quale non può far parte il giudice che ha emesso il provvedimento reclamato, provvede con ordinanza non impugnabile in camera di consiglio, previa audizione degli interessati a norma del comma precedente.
Le stesse forme si osservano per chiedere la proroga di un termine stabilito dalla legge (485, 488 c.c.). La proroga (154) del termine stabilito dal giudice si chiede al giudice stesso.