Ai sensi dell’art. 654 c.c. il legato di cosa da prendere dal patrimonio del de cuius non ha effetto qualora la cosa non si trovi nel patrimonio del medesimo al momento della sua morte, mentre se la cosa si trovi a tale epoca non nella quantità determinata il legato ha effetto per la quantità esistente. Cass. civ. sez. II, 9 ottobre 2006, n. 21685
Nell’ipotesi di legato di cosa da prendere dal patrimonio del de cuius il legatario ha interesse ad accertare, attraverso la ricostruzione dell’asse ereditario, la consistenza del patrimonio del testatore all’epoca della morte, promuovendo le azioni dirette alla declaratoria di invalidità degli atti di disposizione dal medesimo compiuti. Pertanto, egli è legittimato a proporre l’azione di nullità della donazione del bene legato effettuata dal de cuius per difetto di requisiti di cui all’at. 782 c.c. non trovando applicazione l’art. 686 c.c. che prevede la revoca del legato riguardo a ciò che è stato alienato nel caso in cui l’alienazione della cosa legata (o di parte di essa) sia annullabile per cause diverse dai vizi del consenso. Cass. civ. sez. II, 9 ottobre 2006, n. 21685