Art. 2371 – Codice Civile

(R.D. 16 marzo 1942, n. 262 - Aggiornato alla legge 26 novembre 2021, n. 206)

Presidenza dell'assemblea

Articolo 2371 - codice civile

L’assemblea è presieduta dalla persona indicata nello statuto o, in mancanza, da quella eletta con il voto della maggioranza dei presenti. Il presidente è assistito da un segretario designato nello stesso modo. Il presidente dell’assemblea verifica la regolarità della costituzione, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento ed accerta i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale.
L’assistenza del segretario non è necessaria quando il verbale dell’assemblea è redatto da un notaio.

Articolo 2371 - Codice Civile

L’assemblea è presieduta dalla persona indicata nello statuto o, in mancanza, da quella eletta con il voto della maggioranza dei presenti. Il presidente è assistito da un segretario designato nello stesso modo. Il presidente dell’assemblea verifica la regolarità della costituzione, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento ed accerta i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale.
L’assistenza del segretario non è necessaria quando il verbale dell’assemblea è redatto da un notaio.

Massime

In tema di presidenza dell’assemblea della società per azioni, è illegittima, per contrarietà alla norma inderogabile di cui all’art. 2371 c.c. la delibera che, attribuendo la funzione al presidente del consiglio di amministrazione, preveda che, in caso di assenza o impedimento, essa spetti ad un consigliere scelto dallo stesso collegio, poiché per tale ipotesi subordinata la norma espressamente deferisce la scelta alla maggioranza degli intervenuti. Cass. civ. sez. I, 13 settembre 2007, n. 19160

La disposizione dello statuto di una società per azioni, che preveda che l’assemblea deve essere presieduta da un azionista, nominato a maggioranza dagli intervenuti, non è diretta ad ampliare i poteri dello stesso, che, indipendentemente da tale qualità, nel silenzio dell’atto costitutivo o dello statuto, potrebbe ugualmente essere designato a presiedere l’assemblea, ma a limitare i poteri dell’assemblea stessa nella scelta del presidente, che, nell’avvalersi del potere di designarlo, ai sensi dell’art. 2371 c.c. dovrà farlo scegliendolo esclusivamente tra gli azionisti. Pertanto, il mandato conferito dall’azionista ad altro soggetto, che non rivesta tale qualità, di rappresentarlo all’assemblea, non è idoneo a conferire a quest’ultimo anche la legittimazione a presiederla. Cass. civ. sez. I, 8 giugno 2001, n. 7770

 

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