Il negozio fideiussorio interviene tra il fideiussore ed il creditore, mentre (salvo diverse intese tra le parti) il debitore resta ad esso estraneo anche nel caso in cui il debitore abbia assunto per contratto l’obbligazione di prestare una fideiussione (art. 1943 c.c.). Peraltro, il carattere accessorio dell’obbligazione fideiussoria rispetto a quella principale non impedisce che nei rapporti fra creditore e debitore l’inadempimento dell’obbligazione da questi assunta di prestare la fideiussione (ovvero, in caso di revoca della fideiussione in corso di rapporto, di sostituire il fideiussore con altra garanzia personale idonea), possa avere rilevanza come causa di sospensione dell’esecuzione dell’obbligazione principale ovvero di risoluzione del contratto cui la fideiussione accede. Cass. civ. sez. II 27 giugno 1992, n. 8064
L’obbligazione fideiussoria è un’obbligazione di natura accessoria in quanto presuppone l’obbligazione principale del debitore di cui garantisce l’adempimento; tuttavia, nei rapporti tra il creditore e il debitore principale l’obbligo da questi assunto di fare prestare da altri la fideiussione, può assumere rilevanza negoziale – sia sotto il profilo della solvibilità del garante, che dell’efficacia negoziale del rapporto di assunzione dell’obbligo di garanzia – così importante da giustificare la risoluzione del contratto in cui tale obbligo è previsto, nell’ipotesi di suo inadempimento. Cass. civ. sez. III 27 gennaio 1981, n. 612