La quantità dei depositi degli italiani è arrivata a quota 1.700 miliardi di euro, aumentando di ben 32 miliardi nel solo ottobre 2020.
Non solo privati, anche i depositi delle imprese sono aumentate del 21% negli ultimi nove mesi, arrivando a toccare i 365 miliardi di euro.
Come da tradizione, stabilmente sopra quota 1.000 miliardi, sono aumentati anche i depositi delle famiglie: cresciuti del 3,4% da gennaio a fine settembre.
Partiamo analizzando, e riportando, i dati forniti da ilsole24ore.com:
Le province più virtuose sono quella di Ragusa, ha registrato un aumento sui depositi del +14%, a seguire Lucca (+11,8%) e Sassari (+11,7%), capolino di coda le grandi città ed i grandi centri finanziari, Roma (-2,00%), Milano (+2,5%) e Trieste (+0,1%).
Questi elementi dimostrano una differente visione del risparmio e degli investimenti tra le grandi e le piccole province italiane: le prime più portate all’investimento, le seconde più inclini al risparmio (dovuto anche ad un minor costo della vita).
I dati delle imprese
Le regioni che hanno goduto di un aumento vertiginoso sui depositi delle imprese sono: Basilicata (+43%), Calabria (+33%), Abruzzo (+32%), Marche (+30%) e Puglia (+29,5%), Lazio (+13%), Lombardia (+16%), Liguria (+17%), Piemonte (+19%), Emilia Romagna (+19,7%) e Veneto (+19,9%).
I dati delle famiglie
Mentre le regioni che hanno visto i depositi delle famiglie crescere le somme accantonate sono Sardegna e Valle d’Aosta. Resta invariata invece per Reggio Emilia (-1%), Rimini e Vercelli (entrambe +1%).