In arrivo Iscro: la cassa integrazione dei lavoratori autonomi

Indennità straordinaria di continuità reddituale operativa (Iscro) è il nome del nuovo ammortizzatore sociale previsto dalla Legge di Bilancio per il 2021 per supportare economicamente i lavoratori autonomi danneggiati a causa dell’emergenza coronavirus.

Iscro

Lo strumento indirizzato ai titolari di partita iva ricorda la cassa integrazione utilizzata per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti pubblici e privati.
L’indennità in favore dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’inps sarà attuata a partire dal 2021.

Vediamo insieme quali sono i requisiti per poter usufruire del sostegno economico e i relativi importi previsti per i beneficiari.

Il sussidio economico consiste in un indennizzo mensile che potrà variare da 250 euro a 800 euro per un massimo di sei mesi.
Di seguito elenchiamo i requisiti necessari per poter accedere alla nuova misura varata dal Governo:

  • Aver registrato una perdita del 50% del reddito rispetto a quello prodotto nei tre anni precedenti;
  • Aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro;
  • Titolare di partita iva da almeno quattro anni;
  • Aver versato regolarmente i contributi;
  • Essere iscritti alla gestione separata inps.

Oltre all’indennità economica, il provvedimento prevede anche l’esonero parziale del versamento dei contributi per un anno per coloro che hanno registrato nel 2020 un calo del fatturato del 33% rispetto al 2019 e che hanno registrato un reddito inferiore a 50mila euro.

Il nuovo bonus partita iva coprirà il triennio 2021-2023. La domanda di erogazione dell’indennità, allegata all’autocertificazione dei redditi prodotti, va presentata all’inps entro il 31 ottobre di ciascun anno. Il bonus potrà essere richiesto una sola volta nel triennio.

L’intento è quello di introdurre un sostegno economico a favore dei lavoratori autonomi simile alla cassa integrazione prevista per i lavoratori dipendenti. Potranno beneficiare del nuovo sostegno economico tutti i professionisti e lavoratori autonomi ad eccezione di quei professionisti come medici e avvocati che sono iscritti ad una cassa di previdenza specifica.

iscro

Lo strumento indirizzato ai titolari di partita iva ricorda la cassa integrazione utilizzata per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti pubblici e privati.
L’indennità in favore dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’inps sarà attuata a partire dal 2021.

Vediamo insieme quali sono i requisiti per poter usufruire del sostegno economico e i relativi importi previsti per i beneficiari.

Il sussidio economico consiste in un indennizzo mensile che potrà variare da 250 euro a 800 euro per un massimo di sei mesi.
Di seguito elenchiamo i requisiti necessari per poter accedere alla nuova misura varata dal Governo:

  • Aver registrato una perdita del 50% del reddito rispetto a quello prodotto nei tre anni precedenti;
  • Aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro;
  • Titolare di partita iva da almeno quattro anni;
  • Aver versato regolarmente i contributi;
  • Essere iscritti alla gestione separata inps.

Oltre all’indennità economica, il provvedimento prevede anche l’esonero parziale del versamento dei contributi per un anno per coloro che hanno registrato nel 2020 un calo del fatturato del 33% rispetto al 2019 e che hanno registrato un reddito inferiore a 50mila euro.

Il nuovo bonus partita iva coprirà il triennio 2021-2023. La domanda di erogazione dell’indennità, allegata all’autocertificazione dei redditi prodotti, va presentata all’inps entro il 31 ottobre di ciascun anno. Il bonus potrà essere richiesto una sola volta nel triennio.

L’intento è quello di introdurre un sostegno economico a favore dei lavoratori autonomi simile alla cassa integrazione prevista per i lavoratori dipendenti. Potranno beneficiare del nuovo sostegno economico tutti i professionisti e lavoratori autonomi ad eccezione di quei professionisti come medici e avvocati che sono iscritti ad una cassa di previdenza specifica.