Vacanze di Natale e Capodanno: cosa sappiamo sul prossimo DPCM

Mancano pochi giorni alla firma e alla pubblicazione del nuovo DPCM. Il testo disciplinerà le nuove misure anti-contagio fino al 15 gennaio ma potrebbe essere soggetto a rinnovi in caso di terza ondata.  Per la prima volta viene citato un piano di vaccinazione massiva per l’intera popolazione.

Palazzo chigi

È in arrivo la nuova stretta del Governo in materia di restrizioni finalizzate a porre un ostacolo ad un contagio che proprio in questi giorni sembra essere in leggero calo, ma la paura di una nuova ondata è presente nella mente del Consiglio dei Ministri e nei componenti del Comitato Tecnico Scientifico.

Non più misure regionali ma comuni per tutto il territorio nazionale: no alle uscite dal Comune di residenza a Natale e Capodanno, ma con possibilità di poter pranzare al ristorante; no ai viaggi verso le seconde case fuori dalla Regione di residenza, no a ricongiungimenti con parenti, no all’aperture dei centri sciistici, no alle crociere, chiusura alle 18 per ristoranti ed alberghi.

Anche le zone gialle, che fino ad oggi hanno goduto di maggiore libertà, vedranno l’introduzione del divieto di spostamento tra regioni.
Il presidente Conte ha spiegato che le motivazioni che hanno portato ad un rafforzamento delle misure nelle zone gialle sono principalmente precauzionali e sono necessarie al fine di sventare la temuta terza ondata.

Per quanto riguarda i rientri dall’estero viene confermato l’obbligo di quarantena.

Questo il pacchetto di misure che il Governo porterà alla discussione Parlamentare nelle prossime ore, finalizzata a trovare un punto di incontro, sempre più difficile, con le opposizioni per il varo del nuovo Decreto. Argomento principale dello scontro politico sarà la scuola: ancora troppi dubbi e nessun piano per il rientro degli studenti prima di Natale.
L’idea del governo sul tema scolastico è quella di istituire un tavolo con prefetti, dirigenti scolastici, amministratori e responsabili dei trasporti locali, con l’obiettivo di studiare soluzioni ad-hoc per ogni territorio per permettere un graduale ritorno alla didattica in presenza.

Obiettivo del Governo è quello di inviare una bozza definitiva alle Regioni entro la sera del 3 dicembre, al fine di poter ricevere un feedback finalizzato ad una celere attuazione delle misure.

Sul fronte del piano di vaccinazione il Governo sostiene che il progetto è pronto e che sarà operativo non appena si potrà entrare in possesso dell’agognato medicinale, vera chiave di volta della guerra al virus.

palazzo chigi

È in arrivo la nuova stretta del Governo in materia di restrizioni finalizzate a porre un ostacolo ad un contagio che proprio in questi giorni sembra essere in leggero calo, ma la paura di una nuova ondata è presente nella mente del Consiglio dei Ministri e nei componenti del Comitato Tecnico Scientifico.

Non più misure regionali ma comuni per tutto il territorio nazionale: no alle uscite dal Comune di residenza a Natale e Capodanno, ma con possibilità di poter pranzare al ristorante; no ai viaggi verso le seconde case fuori dalla Regione di residenza, no a ricongiungimenti con parenti, no all’aperture dei centri sciistici, no alle crociere, chiusura alle 18 per ristoranti ed alberghi.

Anche le zone gialle, che fino ad oggi hanno goduto di maggiore libertà, vedranno l’introduzione del divieto di spostamento tra regioni.
Il presidente Conte ha spiegato che le motivazioni che hanno portato ad un rafforzamento delle misure nelle zone gialle sono principalmente precauzionali e sono necessarie al fine di sventare la temuta terza ondata.

Per quanto riguarda i rientri dall’estero viene confermato l’obbligo di quarantena.

Questo il pacchetto di misure che il Governo porterà alla discussione Parlamentare nelle prossime ore, finalizzata a trovare un punto di incontro, sempre più difficile, con le opposizioni per il varo del nuovo Decreto. Argomento principale dello scontro politico sarà la scuola: ancora troppi dubbi e nessun piano per il rientro degli studenti prima di Natale.
L’idea del governo sul tema scolastico è quella di istituire un tavolo con prefetti, dirigenti scolastici, amministratori e responsabili dei trasporti locali, con l’obiettivo di studiare soluzioni ad-hoc per ogni territorio per permettere un graduale ritorno alla didattica in presenza.

Obiettivo del Governo è quello di inviare una bozza definitiva alle Regioni entro la sera del 3 dicembre, al fine di poter ricevere un feedback finalizzato ad una celere attuazione delle misure.

Sul fronte del piano di vaccinazione il Governo sostiene che il progetto è pronto e che sarà operativo non appena si potrà entrare in possesso dell’agognato medicinale, vera chiave di volta della guerra al virus.