1. Cenni generali
Con riguardo allo stato di necessità, il primo comma dell’articolo 54 c.p. dispone che “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.
Questa “concessione” di difesa da parte dello Stato non è ritenuta dall’ordinamento applicabile per quei soggetti che si espongono a pericoli per doveri giuridici.
A causa dell’oggettiva necessità di analizzare in maniera capillare la condotta del soggetto agente, questo istituto è stato oggetto di ampio di battito nella dottrina penale.
2. Caratteristiche strutturali dello stato di necessità
La condotta che il soggetto agente dovrà compiere in caso di stato di necessità dovrà essere mirata alla neutralizzazione del pericolo attuale del danno alla persona.
È ragionevole ritenere che il requisito dell’attualità non coincida con l’imminenza cronologica del danno e consenta all’agente, in determinate circostanze, di agire anticipatamente per neutralizzare l’evoluzione di una situazione potenzialmente lesiva.
3. La valutazione della gravità
La misura della gravità del pericolo imminente dovrà essere parametrata alle condizioni personali di colui che versa in pericolo, nonché alla natura stessa del bene oggetto di minaccia e all’intensità della lesione incombente.
I criteri di accertamento della proporzione tra pericolo di danno e reazione necessitata corrispondono a quelli esaminati per la legittima difesa anche se, per il caso dello stato di necessità, la corrente maggioritaria della dottrina ritiene che la valutazione della condotta debba essere fatta con particolare rigidità.
4. Il soccorso di necessità
Parte della dottrina ammette la configurabilità del soccorso di necessità nei casi in cui l’azione necessitata, nonostante integri la violazione dell’obbligo di affrontare il pericolo, sia realizzata per salvare una terza persona.
Ad oggi si discute ancora sull’opportunità di concedere al terzo il soccorso di necessità, poiché dall’intervento di quest’ultimo deriva una inevitabile modificazione degli eventi naturali.
Si pensi tuttavia all’ipotesi del figlio minore preso in ostaggio per finalità di rapina e al successivo intervento del padre che percuote il rapinatore al fine di salvare il figlio dalla minaccia peggiore di essere ucciso. In uno scenario del genere, l’ordinamento penale non potrà certamente precludere al padre la possibilità di avvalersi del soccorso di necessità.
5. Pronunce di rilievo della Suprema Corte di Cassazione
In tema di delitti contro il sentimento per gli animali, la nozione di “necessità” che esclude la configurabilità del reato di uccisione di animali di cui all’art. 544 bis cod. pen. comprende non soltanto lo stato di necessità previsto dall’art. 54 cod. pen., ma anche ogni altra situazione che induca all’uccisione dell’animale per evitare un pericolo imminente o per impedire l’aggravamento di un danno alla persona propria o altrui o ai propri beni, quando tale danno l’agente ritenga altrimenti inevitabile” Cass. pen., sez. III 28 novembre 2016, n. 50329
In tema di illecita occupazione di un alloggio popolare, lo stato di necessità può essere invocato solo per un pericolo attuale e transitorio e non per sopperire alla necessità di trovare un alloggio al fine di risolvere in via definitiva la propria esigenza abitativa, tanto più che l’edilizia popolare è destinata a risolvere le esigenze abitative dei non abbienti, attraverso procedure pubbliche e regolamentate. Cass. pen., sez. II 5 marzo 2015, n. 9655
È configurabile la causa di giustificazione dello stato di necessità (art. 54 cod. pen.) nei confronti di soggetto straniero, ridotto in condizione di schiavitù e obbligato a prostituirsi, il quale sia costretto a commettere il reato di atti osceni in luogo pubblico per il timore che, in caso di disobbedienza, possa essere esposta a pericolo la vita o l’incolumità fisica dei suoi familiari. Cass. pen. sez. III 7 ottobre 2015, n. 40270