Il codice penale (o codice Rocco) della Repubblica Italiana

Nell’ordinamento giuridico italiano la disciplina e la classificazione dei reati è contenuta nel codice penale, definito anche codice Rocco. Il codice penale, sin dalla sua emanazione è stato oggetto di costante revisione. Una evoluzione costante al passo con il mutare dei costumi e delle consuetudini del popolo italiano.

1. Introduzione storica

La disciplina e catalogazione dei reati, prima dell’avvento del fascismo, era contenuta nel c.d. Codice Zanardelli. Questo codice fu introdotto nel Regno d’Italia nel 1890 e costituì il riferimento e la fonte giuridica per la censura delle condotte ritenute penalmente rilevanti.
Innovazione principale del codice Zanardelli fu quella di abolire la pena di morte, che in molti altri stati era ancora in vigore.
Questo codice restò in vigore fino al 1930 per poi essere sostituito da quello attuale.
Mentre il codice previgente si ispirava a una scuola pensiero classica, l’attuale codice penale italiano ha voluto aggiungere anche dei tratti della scuola positiva formatasi in quegli anni.
L’attuale codice penale viene anche definito codice Rocco poiché la sua redazione è stata in gran parte curata da Arturo Rocco (1), noto giurista italiano nonché fratello di Alfredo Rocco (2), all’epoca dell’emanazione Ministro della Giustizia.
Dal medesimo giurista è stato anche divulgato il codice di procedura penale.

2. Struttura del codice penale

Sebbene il contenuto e i riferimenti penali del codice abbiano subito delle importanti modificazioni nel corso degli anni, la struttura ha mantenuto la sua originaria concezione, ovvero una suddivisione interna in tre libri, intitolati:

3. Modifica sostanziale del codice penale

Il sistema penale italiano, sin dalla sua introduzione, ha subito importanti processi di riforma e modifica. Pensandoci in chiave socio-culturale, i profondi processi di modifica del diritto penale devono essere ritenuti quasi dei passaggi dovuti se si pensa all’evoluzione della società negli ultimi 100 anni.
Il codice Rocco è nato in piena epoca fascista ed ispirato a principi di forte autorità. Il legislatore, negli anni, ha pian piano smussato tutti quei principi ritenuti ormai obsoleti con l’evolversi della società e di riflesso dei principi morali.

4. Effetti dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana

L’entrata in vigore della Costituzione Italiana ha portato alla “costituzionalizzazione” dei seguenti principi su cui si basa l’attuale normativa penale, ovvero:

  • Il principio di legalità;
  • Il principio di riserva di legge;
  • Il principio di tassatività:
  • Il principio di irretroattività;
  • Il principio di materialità ed offensività del reato;
  • Il principio di personalità della responsabilità penale;
  • Il principio di rieducazione della pena.

Note

(1) Arturo Rocco – su treccani
(2) Alfredo Rocco – Bio su wikipedia.it